E’ stato avviato il 14 settembre a Cesena presso la Biblioteca Malatestiana il Corso di Formazione manageriale per Direttori Generali delle Aziende Sanitarie Locali, delle Aziende ospedaliere e di altri Enti del S.S.N., organizzato in partnership dalla AUSL Romagna e da CREAS (unità operativa di Ser.In.Ar.), su mandato della Regione Emilia-Romagna, in collaborazione con l’Università di Bologna. L’iter formativo consentirà, una volta acquisita la certificazione, l’inserimento dei corsisti nell’Elenco nazionale dei soggetti idonei alla nomina di Direttore Generale delle Aziende sanitarie e degli altri enti.
Il corso, a cui prendono parte 26 partecipanti (19 dirigenti della sanità provenienti dall’Emilia Romagna, 1 dalla Liguria, 1 da San Marino, oltre a 4 liberi professionisti e 1 esperto in servizi alla cura della persona) è stato aperto da una cerimonia inaugurale, a cui hanno partecipato il Direttore Generale dell’AUSL Romagna Tiziano Carradori, il Magnifico Rettore dell’Università di Bologna Giovanni Molari, il Presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, il Sindaco di Cesena Enrico Lattuca, il Presidente di Ser.In.Ar. Dario Maio, il Direttore Generale Salute e Welfare della Regione Emilia-Romagna Luca Boldino e la Direttrice Innovazione Salute e Welfare della Regione Emilia-Romagna Maurizia Rolli.
L’evento è stato l’occasione per una riflessione approfondita sullo stato della Sanità Pubblica in Italia e sulle criticità del settore, che mantiene, specie in Emilia-Romagna, un livello di eccellenza, ma necessita di politiche di sostegno economico, al fine – come ha ribadito Tiziano Carradori – di proseguire nella promozione della salute e di valori fondanti, quali la solidarietà, la giustizia sociale, la libertà, che non possono certo sottostare a logiche di sostenibilità unicamente economica. Per di più, dati alla mano, le risorse nazionali per il Servizio Sanitario Nazionale, seppur in leggera crescita, sono di gran lunga inferiori a quelle degli altri Paesi avanzati. Il corso per direttori generali è senza dubbio un’ottima opportunità per creare una buona governance al fine di garantire la sostenibilità complessiva del sistema, specie per le modalità formative introdotte che tengono conto delle innovazioni del settore e dei forti cambiamenti rispetto al passato: servono – ha ribadito Carradori – leadership trasformative, che sappiano incarnare i solidi valori che stanno alla base di una moderna sanità.
Il Sindaco di Cesena, Enrico Lattuca, ha espresso il proprio compiacimento per il fatto che questo progetto praticamente unico in Italia, prende il via proprio dalla città malatestiana, dove sui temi della formazione sanitaria c’è grande fermento e sensibilità, anche grazie al consolidamento della Facoltà di Medicina e alla presenza ultratrentennale dell’Università di Bologna. Ser.In.Ar. (ente gestore del corso tramite l’unità operativa CREAS) ha espresso per bocca del presidente Dario Maio la soddisfazione dell’iniziativa, che si inserisce alla perfezione negli scopi della società, da sempre impegnata, in sinergia con i Campus Universitari di Cesena e Forlì, nella promozione dello sviluppo del territorio, anche con progetti formativi di altissimo livello.
Il Presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini ha definito il corso un percorso virtuoso per la formazione di manager, ma ha ribadito anche l’urgenza di avere a disposizione medici di qualità, per mantenere alto il livello della sanità pubblica: ma tutto ciò non è sufficiente, secondo il Governatore, in quanto è urgente un’inversione di tendenza da parte del Governo, in termini di risorse investite, per garantire a tutti, specie alle categorie meno abbienti, l’accesso ai servizi e alla cura.
Il Magnifico Rettore dell’Università di Bologna, Giovanni Molari, ha ribadito la propria soddisfazione, in quanto questo progetto formativo, rappresenta un ulteriore passo in avanti nella proficua collaborazione fra l’Ateneo e il Servizio Sanitario Regionale ed in particolare con l’AUSL Romagna, il cui risultato più evidente sono i corsi di laurea in Medicina che, ad oggi, contano circa 800 studenti a Forlì ed altrettanti a Ravenna.
Secondo Luca Boldino il Servizio Sanitario Nazionale non è in crisi, ma si trova ad affrontare costi molto superiori rispetto al passato: semmai in crisi è la politica che non riesce a prendere decisioni e fare scelte importanti a sostegno della Sanità, a fronte di questi sostanziali cambiamenti. Serve un ruolo propositivo anche del management sanitario nei confronti del governo per suggerire soluzioni ed indirizzi strategici, che puntino all’innovazione e alla formazione continua, di cui il corso per direttori generali è un buon punto di partenza.
L’evento si è concluso con l’intervento di Maurizia Rolli, che ha illustrato nei dettagli il corso, le modalità innovative introdotte, l’occhio attento ad altre esperienze nazionali e internazionali e anche ai vissuti professionali dei 26 partecipanti: l’iter formativo si svilupperà in 240 ore e terminerà nel mese di febbraio 2024. Oltre alle classiche lezioni frontali, ci sarà spazio per l’analisi di casi di studio e per lavori di gruppo: è previsto un project work finale ed è richiesta la frequenza obbligatoria nella misura minima dell’80%, requisito richiesto per accedere all’Elenco Nazionale dei soggetti idonei alla nomina di Direttore generale delle Aziende sanitarie e degli altri enti.